1

Cooperativa sociale Stalker: Un’esperienza di frontiera!

Le iniziative sociali, nonostante la sempre maggiore pluralità informativa e la facilità di accesso alla conoscenza tramite il web, si svolgono quasi sempre dietro le quinte. Eppure, è importante sapere che, cooperative sociali di tipo B come “Stalker”, si occupano della gestione di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei settori che riguardano industria, commercio, servizi e agricoltura. Il nome non deve trarre in inganno: infatti, quest’ultimo deriva da una grande omonima opera cinematografica di Tarkovskij. Essa tratta, non a caso, della figura dello Stalker che non è quella derivante dal termine inglese a cui tutti oggi fanno riferimento, quanto invece quella di un uomo libero, semplice, che non bada alle apparenze e segue i propri valori con naturalezza. Quest’organizzazione conta oltre il 50% di soci svantaggiati che, quindi, formano la maggior parte della forza lavoro atta a realizzare un’ampia gamma di prodotti come marmellate (arancia, arancia e cannella, limone, limone e vaniglia, limone e zenzero, mandarino), confetture (albicocca, albicocca e cardamomo, ciliegia, fichi, fragola, frutti di bosco, cacao e rum, mela annurca, mela annurca e cannella,mela annurca e zenzero, pesca, pompelmo, susina), succhi (albicocca, fragola, melagrana, susina), patè (naga morich, pomodori secchi, zucca).

Questi output sono realizzati in modo prevalentemente artigianale in un laboratorio attrezzato con mezzi utili per la pastorizzazione, disidratazione e sterilizzazione dei prodotti  e con l’aiuto di un tecnico.

La mission di Stalker è chiara: la liberazione, attraverso il lavoro e la produttività, dalla malattia o dall’inettitudine di moltissimi uomini e donne nei confronti della società. Quest’attività per molti è un nuovo inizio, una ricerca di un proprio posto nel mondo.

L’associazione Paideia e i volontari del servizio civile hanno svolto una giornata di formazione, il 4 gennaio 2019, presso il laboratorio di produzione della cooperativa Stalker  ed hanno realizzato, osservando concretamente, che gli obiettivi che si pone questa iniziativa sono tutt’altro che astratti. Nel laboratorio sono state spiegate le  metodologie produttive di confettura, di preparazione delle marmellate, dei succhi, dei patè. Più di ogni altra cosa, salta all’occhio la differenza tra dimensioni del posto e attrezzature e sull’effettivo risultato finale. Infatti, anche se il posto è piccolo e le attrezzature sono piuttosto limitate, non ci si aspetterebbe mai che l’impegno e l’unione di queste persone porti a risultati così concreti, eppure è proprio così. Quel giorno in particolare, gli operai stavano producendo un pesto di un peperoncino indiano, cosa che ha immediatamente evidenziato agli occhi di tutti la varietà dei prodotti trattati, la voglia di mettersi in gioco e di provare una gamma molto ampia di specialità gastonomiche.

Stalker si è costituita il 30 giugno del 2006 sulla base di un Accordo di Partenariato (ottobre 2004) tra il Piano di Zona S5, il Comune di Eboli, l’ASL SA2 – DSM e alcune cooperative sociali operanti nel settore della salute mentale:

  • è inserita dal 2004 nella programmazione del Piano di Zona – Ambito S5 quale Progetto Pilota nel campo dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Per questo motivo è stata sostenuta nella costituzione del Capitale Sociale e nella realizzazione di otto borse lavoro conclusesi nel mese di agosto 2008;
  • ha svolto formazione attraverso un progetto nazionale finanziato e organizzato dalla Fondazione CARIPLO sulla gestione d’impresa e, un secondo, sulla cooperazione sociale di tipo B promosso dal Consorzio di coop. sociali “La Rada”;
  • dal 2007 ha creato una linea produttiva per la trasformazione della frutta in confetture extra e di ortaggi in conserve;
  • con Deliberazione del Direttore Generale ASL SA2 (n.ro 221 del 19.03.08), il Progetto Stalker è stato riconosciuto strumento di inserimento lavorativo “come elemento di integrazione sociale di pazienti e come percorso riabilitativo tendente ad un loro pieno recupero, sia da un punto di vista delle abilità sia da un punto di vista clinico, nell’ottica dello sviluppo dei diritti di cittadinanza”;
  • sta attivando canali distributivi attraverso alcune catene di supermercati grazie ai quali, promuovere la vendita dei propri prodotti.

L’ultimo punto pone l’accento sul fatto che Stalker non è solo una cooperativa che si occupa della riabilitazione di persone svantaggiate, ma riesce a conciliare l’utile al dilettevole, riuscendo a portare gli sforzi e il lavoro di queste persone verso qualcosa di concreto e soprattutto garante di altissima qualità, allo stesso livello se non superiore della maggior parte dei prodotti di questo genere che si trovano sugli scaffali dei supermercati in cui ognuno acquista ogni giorno.

 

Team Paideia

Posted in eventi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *